“AL DI LA’ DELL’ACQUA – LA STORIA DI RENATO CESARINI” (mercoledì 29 giugno 2022) dalle ore 21,00 alle ore 22,30 c/o Arena Estiva Fabbrica delle Candele Forlì
Luca Pagliari ci presenta la storia del grande mito del calcio Renato Cesarini, quello della famosa “zona”. La sua storia è un esempio di come con passione, tenacia e sperimentazione siano la chiave per conquistare il risultato. Mi alleno, miro, goal! Tentare sempre, fino al fischio finale!
L’obiettivo dell’incontro è far comprendere che non sono mai esistiti periodi semplici. Siamo a noi a fare la differenza. Chi lotta per un traguardo ha comunque già vinto in partenza.
La storia di Renato Cesarini
La favola di Renato Cesarini, figlio di “Giovanni il calzolaio”, parte dalle Marche, quindi l’emigrazione in Argentina quando Renato era ancora in fasce.
La sua fu un’infanzia poverissima trascorsa facendo il saltimbanco tra i vicoli di Buenos Aires, poi arrivò la passione per il calcio. Tra lui e il pallone fu amore a prima vista.
Cesarini in campo era la fantasia, il passaggio non previsto, la rottura di ogni schema, l’esaltazione della diversità, la giocata vincente che veniva disegnata dal suo piede destro, rasoio e compasso. Eppure Renato giocava sempre con grande spirito di squadra, la singola giocata ad effetto fine a se stessa, per lui non aveva senso alcuno. Prima venivano le esigenze della squadra, poi tutto il resto. Cesarini fu un grande campione degli anni ‘30, lo dimostrano i sette scudetti vinti consecutivamente, cinque con la Juventus e due con il River Plate.
In seguito, ancora giovane, Cesarini divenne uno degli allenatori più stimati d’Argentina e del mondo, al punto di essere ricordato come “la bibbia del futbol” o “il maestro dei maestri”.
La sua grande capacità era trasformare le diversità in forza, tutto doveva essere fatto in funzione della squadra, il calcio doveva essere principalmente passione e divertimento e vincere costituiva l’inamovibile punto di partenza.
La sua era una visione estremamente moderna del calcio. Cesarini è il padre del calcio totale, dove ogni giocatore si integra perfettamente con il resto della squadra.
Spesso i suoi dettami calcistici sfiorarono la filosofia. La sua leggenda è invece quella di una persona libera e mai prigioniera di nulla. La storia di un uomo coraggioso che ha sempre saputo e voluto tracciare schemi nuovi. Sia in campo che nella vita.
La “Zona Cesarini” nacque nel dicembre del 1931 per un gol segnato da Renato con la maglia dell’Italia, all’ultimo secondo e in circostanze incredibili.
“Nell’arco di una partita di calcio si nasconde una vita. Segnare all’ultimo istante significa averci creduto fino alla fine; non aver lasciato nulla d’intentato, aver evitato di rimanere prigioniero di un rimpianto. Segnare o non segnare quel gol è un dettaglio, la cosa importante è rientrare nello spogliatoio a testa alta, convinti di aver dato tutto quello che si poteva dare”. (Renato Cesarini)
Target: giovani fascia età 15 – 35 anni. (totale giovani e adulti coinvolti oltre 130)