anno scolastico 2019/2020
“#Don’t cross the line” – Progetto di sensibilizzazione e prevenzione sul bullismo e cyberbullismo
Grazie all’esperienza maturata in oltre venti anni di ideazione e progettazione di campagne di prevenzione, Luca Pagliari ha ideato il format Don’t cross the line.
L’incontro, prendendo spunto da storie vere, ruota attorno ad un tema centrale: la scelta.
Cosa ci porta a scegliere di attraversare quella linea sottile che separa il lecito dall’illecito?
Perché spesso non basta essere informati, per evitare di valicare quel labile confine?
Perché teoria e realtà sono così diverse tra loro? In particolare l’universo del web sembra rappresentare un terreno esente da regole.
Raramente l’adolescente (e non solo) è portato ad immaginare che il mondo della rete è regolato da precise norme.
Luca Pagliari, in questo incontro formativo e di sensibilizzazione, rimanendo distante dall’esprimere giudizi, analizzerà i profondi motivi che si nascondo dietro certe dinamiche.
Nulla di teorico. Nulla di noioso o didascalico. Tutt’altro. Il percorso comunicativo seguito da Luca Pagliari si svilupperà seguendo il filo delle emozioni, affonderà le sue radici nelle motivazioni reali che a volte ci spingono a optare per alcune scelte oggettivamente sbagliate. Pericolose per la nostra vita e quella altrui.
35.000. Questo é il numero di decisioni coscienti che prendiamo ogni giorno. Tra queste si nascondo alcune scelte apparentemente innocue, in quanto riconducibili a comportamenti online, ma che invece possono rivelarsi devastanti.
Sono tanti gli elementi (interni ed esterni) che condizionano e modificano la linea di azione considerata corretta: il giudizio degli altri, la scarsa percezione del rischio, le emozioni, la superficialità, la presunta occasionalità del fatto.
Troppo spesso la teoria e la conoscenza vengono cancellate da una semplice e potente riflessione : “Per una volta non accade niente”. Senza immaginare che spesso il “per una volta” rappresenta l’inizio di un percorso.Valicata la famosa linea, diventa arduo tornare indietro.
Il format è attorno a questi concetti che basa la sua filosofia comunicativa.
Dinamica del format
Importante rendere tangibile e visibile l’idea della linea che separa il lecito dall’illecito. Per questo motivo Luca Pagliari aprirà l’incontro dividendo il palco in due parti. Luca stenderà tra due paletti un nastro di plastica con su scritto “Don’t cross the line”. Una delle classiche icone presenti nei film polizieschi. Il famoso nastro che circoscrive la zona in cui si è compiuta l’azione criminale.
Supportato da video, musiche, oggetti e foto, nel suo percorso di storytelling Luca ripercorrerà tre / quattro storie che hanno condotto i protagonisti oltre la famosa linea.
Percorsi di vita diversi tra loro, ma uniti dal comune denominatore della scelta sbagliata. Bullismo, cyberbullismo, sexting, omertà sono alcuni tra i temi affrontati durante l’incontro.
Storie vere di adolescenti. Percorsi difficili. Vite rovinate da scelte a volte banali e di poco conto, ma dalla ricaduta devastante.
Tra gli esempi troverà spazio anche una storia virtuosa che dimostrerà le potenzialità positive della rete, se usata in maniera intelligente e corretta.
Ogni narrazione vedrà Luca assumere due diverse posizioni sul palcoscenico. Durante la prima parte del racconto Luca si manterrà all’interno dell’area delimitata dalla fascia. Quella in cui ancora la scelta non è ancora stata maturata ed il testimonial conduce una vita serena. Nella seconda parte del racconto Luca si sposterà oltre la linea divisoria, penetrando nell’area di rischio. La scelta è stata compiuta. Il protagonista inizialmente non ne è consapevole, ma si è spinto oltre quel nastro che delimita perfettamente il nostro raggio di azione.
L’incontro avrà una durata di circa 70/80 minuti e ad esso seguirà un confronto con gli studenti presenti in sala.
Luca non esprimerà giudizi palesi e non fornirà “consigli utili”, ma si limiterà a dividere la sua narrazione muovendosi tra due aree distinte e separate del palco. L’obiettivo è raggiungere e colpire l’intelligenza emotiva della platea, evitando di assumere il ruolo “dell’esperto” e del “dispensatore di consigli”. Il compito di Luca si limita a scalfire quel senso di onnipotenza e di inconsapevolezza che spesso è alla base di tragedie che si sarebbero potute facilmente evitare. Sarebbe stato sufficiente immaginarsi quella famosa linea che rappresenta il fulcro dell’intero progetto di comunicazione.
Target: “#Don’t cross the line” è un format innovativo declinabile su vari target.
Studenti (fascia 13/18) – prevenzione e sensibilizzazione
Docenti – formazione, studio e analisi di nuovi percorsi comunicativi.
(totale studenti coinvolti 1.450)